I volti di Marraffa: Ivano Agrusta

A dire il vero Ivano ha iniziato a lavorare nel 1995, quando aveva solo 20 anni e aveva da poco terminato il servizio di leva. Il suo è un lavoro molto bello per sua stessa ammissione “è un lavoro in cui non ci si annoia mai” ma è anche pieno di tanti sacrifici e spesso abbastanza faticoso soprattutto nella testa di un giovane ventenne, la cui sveglia deve suonare ogni giorno alle 5 ddel mattino. Dopo qualche anno, infatti, Ivano decise di lasciare l’azienda per poi farne definitivamente rientro dopo alcune esperienze fuori. Una passione per i mezzi che nasce da bambino “mi sono sempre piaciuti i modellini” fino a quando durante il servizio di leva ha avuto la possibilità di condurre i mezzi militari. Da lì la passione è cresciuta sempre di più, lavorando molto e puntando tutto sulla specializzazione nel campo delle autogru che in MARRAFFA sono uno dei punti di forza del core business dell’azienda.

Ivano utilizza soprattutto la sua macchina preferita, un’autogru a tre assi che si caratterizza per le sue piccole dimensioni ma con grandi prestazioni di sollevamento. Una macchina che riesce a portare ovunque. “La nostra sfida quotidiana è quella di non pronunciare mai la parola impossibile” – dice – neppure quando le condizioni sono precarie e gli spazi sono angusti. È proprio lì che emerge la bravura dell’operatore e Ivano questo lo sa bene. Tra le attività in cui è stata fondamentale l’esperienza non c’è un episodio particolare, ma Ivano ne cita almeno due. “Eravamo ad Altamura e ci stavamo occupando del montaggio di una gru edile, gli spazi erano stretti, ma io e i miei colleghi siamo riusciti a portare a termine alla grande il nostro lavoro”. E poi ne cita un altro: “Questa volta eravamo a Bari e si stava montando il palo di un ripetitore, anche lì con i miei colleghi siamo stati davvero molto bravi”. Nel tempo libero gira in mountain bike e tifa Juventus. Spera nella Champions League. È certo che questo possa essere l’anno giusto.